Funghi e calcoli renali: qual è la relazione?

funghi e calcoli renali

I calcoli renali, comunemente noti come calcoli ai reni, sono accumuli solidi di sali minerali e cristalli che si formano all’interno dei reni. Si tratta di una condizione dolorosa che colpisce circa il 10% della popolazione adulta. I calcoli renali possono causare dolore lancinante quando si spostano attraverso il tratto urinario. Inoltre, possono bloccare il flusso di urina e causare infezioni.

Esistono diversi fattori di rischio per lo sviluppo di calcoli renali, tra cui una dieta ricca di sodio, proteine e ossalati. Gli ossalati sono composti chimici che si trovano naturalmente in alcuni alimenti, come spinaci, rabarbaro, cioccolato, tè e funghi.

I funghi contengono ossalati

I funghi sono una fonte comune di ossalati nella dieta. Contengono acido ossalico e suoi sali come l’ossalato di calcio. L’acido ossalico può legarsi al calcio nelle urine e formare cristalli di ossalato di calcio, che possono accumularsi nei reni generando calcoli.

Alcuni tipi di funghi contengono livelli particolarmente elevati di ossalati, come i porcini, gli champignon e i funghi orecchione. Cuocere i funghi può ridurre leggermente i livelli di ossalati, ma non li elimina completamente.

Relazione tra funghi e calcoli

Diversi studi hanno dimostrato che il consumo elevato di funghi può aumentare il rischio di sviluppare calcoli renali. Un ampio studio epidemiologico ha rilevato che le persone che mangiavano funghi più di una volta a settimana avevano il 50% di probabilità in più di sviluppare calcoli renali.

Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che nei pazienti con calcoli renali ricorrenti, limitare il consumo di funghi ha aiutato a ridurre le recidive.

Tuttavia, va notato che i funghi fanno parte di una dieta sana ed equilibrata. Mangiare occasionalmente porzioni moderate di funghi ben cotti ha improbabili effetti negativi per la maggior parte delle persone.

Consigli dietetici per prevenire i calcoli renali

Oltre a limitare i funghi, ci sono altri accorgimenti dietetici che possono aiutare a prevenire i calcoli renali:

Bere molti liquidi

Idratarsi adeguatamente diluisce le urine e previene la formazione di cristalli. Si raccomanda di bere almeno 2 litri di acqua al giorno.

Limitare sale e proteine animali

Il sale in eccesso aumenta il rischio di pietre di calcio, mentre le proteine animali favoriscono quelle di acido urico. Meglio preferire cereali, legumi e pesce.

Evitare cibi ricchi di ossalati

Oltre ai funghi, ridurre spinaci, cioccolato, frutta secca, tè nero.

Assumere citrato di potassio

Questo integratore rende le urine meno acide e previene le pietre di acido urico. Va assunto sotto consiglio medico.

Seguire una dieta equilibrata

Variare la dieta ed evitare eccessi è la strategia migliore per tenere sotto controllo i fattori di rischio.

Quali cibi evitare per i calcoli renali?

Quando si soffre di calcoli renali, è importante seguire un’alimentazione che prevenga la formazione di nuovi calcoli. Vediamo quali sono i cibi da evitare:

  • Sale in eccesso: promuove la ritenzione di calcio e la formazione di calcoli.
  • Proteine animali: aumentano l’acido urico, precursore dei calcoli di urato.
  • Ossalati: fagiolini, spinaci e rabarbaro ne sono ricchi e favoriscono i calcoli di ossalato.
  • Cioccolato e tè: contengono ossalati.
  • Arachidi e noccioline: ricche di ossalati.
  • Frutta secca: le mandorle sono particolarmente sconsigliate.
  • Alcol: può ridurre la quantità di citrato nelle urine.
  • Bibite zuccherate: aumentano l’escrezione di calcio nelle urine.

In generale, limitare i cibi acidificanti e preferire una dieta varia ed equilibrata è la strategia preventiva migliore.

Chi soffre di calcoli può mangiare i pomodori?

I pomodori sono considerati un alimento benefico nella prevenzione dei calcoli renali. Infatti, nonostante contengano una piccola quantità di ossalati, hanno anche effetti positivi.

Il licopene e il potassio presenti nei pomodori hanno proprietà antiossidanti e protettive per i reni. Inoltre, il potassio favorisce l’eliminazione delle scorie acide, mentre il licopene riduce il rischio di infiammazioni.

I pomodori, grazie all’elevato contenuto di acqua, aumentano il volume delle urine e ne abbassano l’acidità, ostacolando la crisi di formazione dei calcoli.

Quindi le linee guida dietetiche per i pazienti con calcoli renali consigliano di consumare i pomodori cotto o crudi con moderazione. L’ideale è mangiarne 2-3 porzioni a settimana, evitando di esagerare con le quantità per limitare l’introito di ossalati.

Quali sono gli alimenti che fanno male ai reni?

Esistono alcuni alimenti considerati potenzialmente dannosi per la salute dei reni, in quanto possono favorire la formazione di calcoli o infiammazioni renali. Ecco quali sono quelli da evitare o ridurre:

  • Sale in eccesso: aumenta la ritenzione di liquidi e il rischio di ipertensione, dannosa per i reni.
  • Carne rossa e insaccati: l’eccesso di proteine animali acidifica le urine e sovraccarica i reni.
  • Frutta secca e cioccolato: contengono ossalati che favoriscono la formazione di calcoli.
  • Bevande zuccherate: il fruttosio in eccesso affatica i reni e può causare malattie renali.
  • Alcol: l’abuso di alcol è nefrotossico e può portare a insufficienza renale.
  • Farmaci antidolorifici: l’uso prolungato di FANS danneggerà i reni a lungo termine.

Per preservare la salute dei reni è meglio preferire cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione, non eccedere con le proteine e bere abbondante acqua.

Chi soffre di calcoli renali può mangiare la mozzarella?

La mozzarella è un formaggio particolarmente ricco di calcio, fosforo e proteine. Per questo si tende a sconsigliarla a chi soffre di calcoli renali, poiché questi nutrienti sono fattori di rischio.

Tuttavia, secondo gli esperti, chi soffre di calcolosi renale non deve necessariamente eliminare completamente la mozzarella dalla dieta. L’importante è consumarla con moderazione e seguire alcune accortezze:

  • Preferire mozzarella light con ridotto contenuto di grassi e proteine.
  • Limitare le porzioni a 2-3 volte a settimana, alternate con altre fonti proteiche.
  • Non eccedere con le quantità: 60-80 g per porzione sono sufficienti.
  • Associarla sempre a verdure fresche ricche di citrati alcalinizzanti.
  • Bere molta acqua durante i pasti per diluire calciom fosforo.
  • Evitare di consumare contemporaneamente altri formaggi.

Seguendo questi consigli, anche chi soffre di calcoli renali può concedersi il gusto della mozzarella di tanto in tanto. L’importante è non esagerare con le quantità e alternarla ad altre fonti proteiche.

Conclusione: funghi con moderazione per prevenire i calcoli

In conclusione, sebbene i funghi contengano elevate quantità di ossalati, consumarli con moderazione non aumenta in modo significativo il rischio di calcoli renali nella maggior parte delle persone.

Gli esperti raccomandano di limitare il consumo a 1-2 porzioni a settimana, preferendo i funghi cotti e alternandoli con abbondanti verdure e cereali. Bere molti liquidi ai pasti poi è fondamentale per diluire i componenti potenzialmente dannosi.

Ovviamente chi è già predisposto o soffre di calcolosi ricorrente dovrà eventualmente eliminare del tutto i funghi dalla dieta, insieme agli altri alimenti ricchi di ossalati. Tuttavia, per la popolazione generale i funghi fanno parte di una dieta varia ed equilibrata e possono essere consumati con gusto e senza sensi di colpa.